Ti suggerisco di ricontrollare le unità di misura e le rappresentazioni di numeri e grandezze.
Questi gli errori che ho rilevato.
Nel testo se una grandezza è espressa dal valore numerico, l’unità di misura non deve essere scritta per esteso. “11 metri” è sbagliato, si scrive “11 m” o “undici metri”.
Poi “chilometro” è sbagliato, si scrive “kilometro”.
Assolutamente sbagliato “381mila”, si scrive “381 000”, oppure “381000”, oppure in notazione scientifica esponenziale con un puntino (non “per”) a mezza altezza fra numero e potenza del 10.
Infine l’errore più grave, davvero imperdonabile, esprimere la temperatura in “gradi”!!!!!!!!!
Grazie dell’intervento!
Nulla da eccepire. Dal punto di vista formale hai senz’altro ragione!
Ho deciso deliberatamente di esprimere numeri e grandezze in modo colloquiale così come il resto dell’articolo per renderlo di maggiore leggibilità.
È vero anche che probabilmente scrivendo tutto in maniera corretta la leggibilità rimarrebbe pressoché inalterata.
Non è facile bilanciare la correttezza formale con uno stile informale. Ci penso. Grazie dello spunto!
Ho trovato l’articolo ricco di spunti di riflessione e didattici.
Grazie per questo bellissimo articolo! Anche se non sono un’ insegnante, ma una a cui piace semplicemente osservare la volta celeste, l’ho trovato molto interessante, ricco di spunti e scritto in maniera comprensibile. Mi sarà utile per spiegare questi argomenti a mia nipote che ha 8 anni. Grazie
Articolo interessantissimo. Mi piacerebbe molto realizzare una mappa del siatema solare “a fisarmonica”. I pianeti sono disegnati come nella mappa che proponi all’inizio, cioè decisamente troppo vicini. Fra l’uno e l’altro si può allargare la mappa, poiché ripiegati molte volte su se stessi ci sono le parti di foglio che si allargano, a mostrare le distanze reali. Che ne dici, fattibile? Così, al volo, mentre cammino per strada non saprei dire se è possibile o diventa qualcosa di talmente lungo che è meglio evitare …
Sarebbe molto comodo! Tieni conto però che ipotizzando Mercurio, il pianeta più piccolo, grande 1 mm, mantenendo la scala Nettuno andrebbe a quasi un km.
Un’altra idea potrebbe essere quella di attaccarli o disegnarli su uno spago alla giusta distanza.
Fammi sapere se realizzerai qualcosa!
Ero alla ricerca di attività istruttive e corrette da proporre in classe ed ho trovato il tuo interessante articolo. Grazie per la semplicità con cui hai proposto questi argomenti!
Ti segnalo che il mio libro di testo, Giramondo della Giunti, riporta 16 satelliti!
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l’articolo è veramente…illuminante!!
Ti suggerisco di ricontrollare le unità di misura e le rappresentazioni di numeri e grandezze.
Questi gli errori che ho rilevato.
Nel testo se una grandezza è espressa dal valore numerico, l’unità di misura non deve essere scritta per esteso. “11 metri” è sbagliato, si scrive “11 m” o “undici metri”.
Poi “chilometro” è sbagliato, si scrive “kilometro”.
Assolutamente sbagliato “381mila”, si scrive “381 000”, oppure “381000”, oppure in notazione scientifica esponenziale con un puntino (non “per”) a mezza altezza fra numero e potenza del 10.
Infine l’errore più grave, davvero imperdonabile, esprimere la temperatura in “gradi”!!!!!!!!!
Grazie dell’intervento!
Nulla da eccepire. Dal punto di vista formale hai senz’altro ragione!
Ho deciso deliberatamente di esprimere numeri e grandezze in modo colloquiale così come il resto dell’articolo per renderlo di maggiore leggibilità.
È vero anche che probabilmente scrivendo tutto in maniera corretta la leggibilità rimarrebbe pressoché inalterata.
Non è facile bilanciare la correttezza formale con uno stile informale. Ci penso. Grazie dello spunto!
Ho trovato l’articolo ricco di spunti di riflessione e didattici.
Grazie per questo bellissimo articolo! Anche se non sono un’ insegnante, ma una a cui piace semplicemente osservare la volta celeste, l’ho trovato molto interessante, ricco di spunti e scritto in maniera comprensibile. Mi sarà utile per spiegare questi argomenti a mia nipote che ha 8 anni. Grazie
Articolo interessantissimo. Mi piacerebbe molto realizzare una mappa del siatema solare “a fisarmonica”. I pianeti sono disegnati come nella mappa che proponi all’inizio, cioè decisamente troppo vicini. Fra l’uno e l’altro si può allargare la mappa, poiché ripiegati molte volte su se stessi ci sono le parti di foglio che si allargano, a mostrare le distanze reali. Che ne dici, fattibile? Così, al volo, mentre cammino per strada non saprei dire se è possibile o diventa qualcosa di talmente lungo che è meglio evitare …
Sarebbe molto comodo! Tieni conto però che ipotizzando Mercurio, il pianeta più piccolo, grande 1 mm, mantenendo la scala Nettuno andrebbe a quasi un km.
Un’altra idea potrebbe essere quella di attaccarli o disegnarli su uno spago alla giusta distanza.
Fammi sapere se realizzerai qualcosa!
Ero alla ricerca di attività istruttive e corrette da proporre in classe ed ho trovato il tuo interessante articolo. Grazie per la semplicità con cui hai proposto questi argomenti!
Ti segnalo che il mio libro di testo, Giramondo della Giunti, riporta 16 satelliti!